NICHELATURA CHIMICA
Come viene realizzato
I materiali da nichelare chimicamente vengono trattati in impianti costituiti da una serie di vasche, poste in linea con una precisa logica, contenenti dei preparati specifici, adatti a eseguire opportune attività di sgrassatura e attivazione sui particolari che vi verranno immersi. In funzione della fase specifica, ogni vasca è dotata di controlli di temperatura, di sorgenti controllate di corrente, di dosatori in grado di ripristinare le soluzioni, di pompe filtro, di controlli di livello, di aspirazioni, ecc. Il materiale da nichelare, viene spostato da una vasca all'altra tramite dei carri ponte che eseguono un preciso ciclo, che può essere diverso in funzione dei diversi oggetti da trattare e del materiale di cui sono costituiti. Normalmente il ciclo base prevede una serie di sgrassature con soluzioni detergenti sia chimiche che elettrolitiche, per eliminare oli e grassi e rendere perfettamente bagnabile la superficie degli oggetti, una serie di risciacqui, un decapaggio con acidi minerali, per togliere possibili ossidi dalla superficie o dalle saldature e altri risciacqui. La vasca dove avviene la nichelatura chimica è costituita da una vasca contenente una soluzione appositamente studiata e bilanciata, comprendente gli ioni nichel, il riducente e specifici additivi per controllare la velocità di deposizione del nichel chimico, la capacità di dare depositi uniformi, la lucentezza, la percentuale di fosforo nel deposito. La soluzione viene mantenuta a temperatura predeterminata con sistemi di termostatazione. Tramite frequenti dosaggi viene mantenuta costante la concentrazione degli ingredienti che, con il procedere della reazione di deposito del nichel chimico, vengono consumati.
Dopo la nichelatura seguono una serie di risciacqui molto accurati e l'asciugatura
Il deposito di nichel chimico può essere fatto a telaio, mentre la minuteria può essere trattata a rotobarile.
La Tobaldini esegue riporti di nichel chimico su ferro, acciaio inox, ottone, alluminio ecc.
Statico
Oggetti pesanti, con superfici lavorate, con spigolosità dove non possono essere ammesse strisciature vanno trattati a telaio anche se non è necessario il passaggio di corrente elettrica per produrre il deposito.
DIMENSIONI MASSIME TRATTABILI
400 x 400 x 700
APPLICAZIONI
Valvole, distributori, componentistica di precisione, interno di parti meccaniche, organi a basso coefficiente di attrito.
Rotobarile
Il materiale minuto che, posto all'interno di un rotobarile in rotazione, scorre agevolmente, può essere convenientemente nichelato in rotobarile.
APPLICAZIONI
Minuteria di precisione
Trattamenti aggiuntivi
TRATTAMENTO TERMICO
Quando è necessario aumentare la durezza dello strato depositato, è possibile eseguire un trattamento termico alla temperatura di 400°C per raggiungere durezze fino a 900 – 950 vickers
DEIDROGENAZIONE
La deidrogenazione, è necessaria su materiali che, avendo assorbito idrogeno nel corso del trattamento di zincatura, rischiano la rottura a fatica o per tensionamento. La deidrogenazione avviene per riscaldamento ad almeno 180 °C per due ore appena eseguita la zincatura, o con ciclo termico richiesto dal cliente con sue specifiche. Se non si esegue immediatamente la deidrogenazione, l'idrogeno si stabilizza dei legami con materiale base, per cui non è più possibile spostarlo, almeno non in quantità adeguata da scongiurare rischi di rottura.